wozu preise in unpoetischer zeit?

questa domanda ce la siamo posta per due anni, rispondendo con due anni di silenzio del premio baghetta, che nel 2010 era giunto alla sua quarta edizione. se ora ci ripresentiamo, è per un mero calcolo statistico: se la messe cioè di grano poetico annuale non è sufficiente in italia a garantire il pane (mentre esponenziale è lo spread del loglio), forse un triennio basta. su tale forse abbiamo riacceso la speranza, aprendo il premio ai poeti che abbiano pubblicato dal 2010 compreso ad oggi.
l’altro motore, è stata la nascita l’anno scorso del festival della letteratura
di milano, che ha mostrato tutti i requisiti di quanto noi stessi intendiamo
per cultura, fornendoci quella sin-patia di cui abbisogna ogni progetto
vero e quindi folle. Continua a leggere