è entrato come un rospo dalla porta di dietro io lavavo i piatti della colazione il cane non ha detto niente gli ha mosso la coda l’ha riconosciuto io pensavo adesso questo cosa vuole
vuole fare pace vuole un altro bacio
vuole un biscotto
gli ho appena tirati fuori dal forno
gli do un biscotto e lui dopo va via subito mi lascia stare mi fa tornare
alle tazzine con lo zucchero attaccato
e invece quello si toglie un fianco e me lo punta contro
come se al posto dell’osso
c’è la punta del suo cuore marcio
che butta sangue
e mi scrive sulla fronte
brutta stronza te la faccio pagare
e sotto comincia a passarci un fiume
Archivio categoria: Premio Baghetta
Finalista Baghetta 2013: Biagio Cepollaro – Le Qualità, La camera verde 2012
le paure si spostano più in là ogni volta
come se fossero prolungamenti invisibili
dei piedi
e ogni passo che aggira pesante o felpato
rimanda di un poco con l’urto del sasso il vero
inciampo
le paure che avanzano sono tutte rivolte
all’indietro: l’importante per loro è sempre
negare alla via
la sua uscita
Finalista Baghetta 2013: Nico Polerti – Fora de ora, Vegre 2013
CUSSITA
Cussita, mare, i te gaveva dito:
bècate sti ossi. Canpi bes-cemai.
Cròcani, grèpani, cai e suore.
La casa balossa mostrà col deo.
Na cariola che sigola sol matutin:
curi! sburna de fame la vedea.
I te gaveva dito le buanze
na sbòlsega insechia che scùria l’aria
e le burasche che despoja l’orto,
la sènare, la lissia de braghieri.
Par far l’amor un leto de scartossi.
Tuto, ma tuto, i te gaveva dito.
COSÌ
Così, madre, ti avevano detto: / prenditi queste ossa. Campi bestemmiati. / Terra arida, sassosa, calli e sudore. // La casa cadente mostrata a dito. / Una carriola cigola sul far del giorno: / corri! muggisce di fame la vitella. // Ti avevano detto dei geloni / di una tosse secca che sferza l’aria / e delle burrasche che spogliano l’orto, / della cenere, del bucato di pannolini. // Per fare l’amore un letto di foglie di granturco. // Tutto, ma tutto, ti avevano detto.
Finalista Baghetta 2013: Marco Scarpa – Mac(‘)ero, Raffaelli Ed. 2012
Sapersi cresciuti, privati di metri
tra le radici, le fitte trame, le strade
tra i reticoli espansi scorgere
le cose impedite
il taglio netto dei cortili,
la risacca dei giorni, le presenze
perse in lampi, riassunte in nomi
attaccati uguali alle porte e noi
dentro ad aspettare.
Finalista Baghetta 2013: Silvia Morotti – I fuochi di Sant’Ermete, Lampi di stampa 2011
Se la città sale sulla pietra con le sue porte
con le sue cupole che scendono dal cielo
e qualche raro albero a sorreggere la terra
e si schiudono le volte e i grandi spazi vuoti
credevo tu potessi immaginare
di camminare con me sopra i tetti
tra i larghi cappelli e le barbe folte
pensavo tu potessi vedere
le nostre figure
chinarsi sulle feritoie e spiare giù
stordirsi a quel luogo incomprensibile
dove uomini passeggiano
sulle teste di altri uomini
e le voci si intrecciano sul fondo
a pochi metri
eppure distano secoli
e anche Dio si divide in parti uguali
tra il mondo basso e il mondo alto
non hai pensato che Lui
avrebbe potuto riconoscerci
voglio partire – mi dici-
ho un bambino a farmi da guida
e del resto una volta nella vita
bisogna compierlo questo viaggio
Finalista Baghetta 2013: Nadia Agustoni – Il mondo nelle cose, LietoColle 2013
scavava arance col cucchiaio
e malta nel cortile con dita
sbucciate, dai balconi coglieva
l’odore di terra verde
coi germogli:
la vita era torace e ossa
andavano magri
al controcanto di fabbriche
li prendeva nella schiena
un mare rosso
con foglie di vite e uva nera
li incoronava