Domenica 13 maggio

Mudec – Museo delle Culture
La Città Invisibile

PROGRAMMA

Ore 10.00 – Oltre le mura – Poesia e Carcere (anno III) (Biblioteca)
Fare poesia in carcere, scrivere poesia in carcere… è un pezzo di strada insieme, per esser consapevoli, per offrirsi ancora alla società civile e al consorzio umano, con un nuovo senso di bellezza e buono e utile, la kalokagathia dei Greci. È ciò che si tenta di fare nel Laboratorio di lettura e scrittura creativa della Casa di reclusione di Opera-Milano, così come in tanti altri luoghi di pena sparsi per il nostro Paese.
(A cura del Laboratorio di lettura e scrittura creativa della Casa di reclusione di Opera-Milano. Saranno presenti partecipanti al Laboratorio e gli insegnanti volontari).

Ore 10.00 – Migro (siamo tutti migranti). Viaggio inverso al pensiero (Spazio delle Culture Khaled al-Asaad)
Gli stati d’animo e le riflessioni di chi cerca in una città la soddisfazione di aspettative non più realizzabili nella propria terra. Un resoconto in chiave poetica del viaggio che si effettua, costretti da eventi fuori della nostra volontà, verso la città che la nostra memoria vorrebbe ricostruire ma che risulta invisibile, in quanto ci presenta solo i simboli della mancata realizzazione delle nostre aspettative.
Testo e musica: Piero Tanca. Voci: Alessandro Prioletti (prima voce), Mariella Musso (seconda voce). Azione coreografica (danza e mimo): Liliana Egalo.
(A cura di Piero Tanca).

Ore 10.30 – Poesia sui sette vizi (Spazio delle Culture Khaled al-Asaad)
Occorre riflettere sui cosiddetti vizi per meglio definire le virtù. Ecco la funzione civile della poesia, senza retorica né enfasi. Le passioni, se distorte, lasciano spazio ai vizi. Bisogna penetrarli per eviscerarli.
Oggi la trasgressione è essere attenti e solidali, onesti e leali, ché troppi vizi si annidano nella politica e nelle relazioni interpersonali.
Le virtù emergono qua e là, nei comportamenti di individui semplici e coraggiosi, sparuti, svincolati, slegati, dispersi. Ma la poesia, intesa in senso omnicratico, aggrega. L’antologia raccoglie le voci di 44 poeti in quattro lingue, compreso lo spagnolo della più diffusa traduttrice di Alda Merini.
Introduzione di Paola Zan, curatrice dell’antologia che dà il titolo all’evento e Giovanni Tommasini (Editore P.E.R.O.). Musica di Alberto Sozzi, polistrumentista (flauto – sax – clarinetto). Mostra personale con tavole umoristiche sui sette vizi di Pietro Vanessi – Quinta di scenografia con disegni sui vizi di Laura Demonte.
Letture di: Angela Passarello, Federico Bock, Oretta Dalle Ore, Maurizio Gabbana, Piero Tanca, Matteo Rusconi Roskaccio, Domenico Ventura, Antje Stehn, Giulia Malatini, Antonella Doria, Anna Lamberti Bocconi, Max Ponte, Franco Paone, Pierangela Rossi, Claudio Zanin, Sergio Sansevrino, Nadia Cavalera, Massimiliano Manieri, Maddalena Capalbi, Paola Zan, Claudia Azzola, Pasqualina Deriu, Mariapia Quintavalla, Jeannette Lozano.

Ore 11.00 – Poesia in corso – Voci da una città immaginaria (Spazio delle Culture Khaled al-Asaad)
La nostra città invisibile è invasa dai cantieri. Cantieri di creatività e di poesia. I poeti della Cantina presenteranno i loro “lavori poetici in corso” individuali e comuni. Parteciperanno i poeti: Patrizia Flavia Quarta, Bruna Colacicco, Roberto Donati, Antonio Barbazza, Franco Paone, Federico Bock, Stefano Messina.
(A cura della Cantina della Poesia).

Ore 11.00 – Dire, Fare, Essere Poesia – Laboratorio esperienziale di Scrittura Creativa (Auditorium)
Da sempre la creazione artistica assume la forma di un dialogo tra dentro e fuori, tra reale e immaginazione, tra assenza e presenza, tra corpo e “anima”. La trasposizione dei sentimenti in esperienze prevalentemente corporee ci permette di entrare in contatto in un modo più intimo con il nostro sentire, con le nostre emozioni… Da troppo tempo però, in questo dialogo, c’è un interlocutore assente: il corpo. Rincontrarlo, attraverso il gioco, comporta il rischio di imbatterci in limiti, difetti, bisogni, ma anche in un’intera gamma di emozioni inespresse, di insospettabili voci. Quei cantucci mistici, artistici, creativi che abitano da sempre dentro di noi, che non ci concedevamo di portare alla luce.
Conduce Milton Fernández.
Evento Gratuito a numero chiuso, massimo 10 persone. Per iscrizioni inviare una mail a: organizzazione@festivaletteraturamilano.it

Ore 11.30 – La parola visiva – La parola, l’immagine e il suono (Spazio delle Culture Khaled al-Asaad)
Un lavoro che nasce dalle immagini per raccontare la parola. Trame inedite e linguaggi differenti si uniscono in un collage perfetto per esprimere la parola poetica visivamente.
Con Fabio Scotto (poeta e traduttore del poeta Bonnefoy per Meridiani), Massimo Squillario (filmaker), Renzo Carnio (filmaker, regista e autore) e Sara Pennacchio (direttrice artistica dell’Associazione Estro-Versi).
(A cura di Associazione Estro-Versi e Sara Pennacchio).

Ore 12.00 – No-Lunch Poetry Slam (Spazio delle Culture Khaled al-Asaad)
La poesia offerta al pubblico dalla voce di dieci poeti provenienti da tutta Italia. Le regole sono semplici: tre minuti a testa, testi originali, solo corpo e voce e il migliore lo decreta una giuria scelta a caso tra il pubblico!
Per candidarsi, inviare una breve biografia e un testo poetico a: elenagerasi@hotmail.com
(A cura di Elena Gerasi).

Ore 12.30 – Border – Performance di poesia iraniana (Auditorium)
Poesia, musica e danza ispirate a un componimento della poetessa iraniana Bita Malakuti.
Con Aram Ghasemy (regia e performer), Bita Malakuti (poetessa e scrittrice), Federico Sanesi (musica), Alice Bettinelli (canto), Romana Palomba (voce), Mahnaz Seyed Ekhtiyari (disegni).

Ore 14.00 – La Rocca dei Poeti – Verso Sud… periferie al centro! (Spazio delle Culture Khaled al-Asaad)
Un viaggio nella periferia di un mondo chiamato Sud Italia, colmo di tutti i suoi problemi e le sue contraddizioni, ma con tanta voglia di riscatto e di sognare una vita migliore, un mondo migliore. Sei poeti, sei modi differenti di fare poesia, ma un obiettivo comune: dare voce a una parte nascosta del nostro grande Sud, portare fuori l’anima e le emozioni spesso taciute. Per ogni Poeta si alterneranno declamazioni e videoproiezioni di poesie, filmati e musiche curate dal regista Diego de Nadai.
Con i Poeti: Saveria Balbi, Anna Maria Gallo, Enzo Marotta, Rosa Marotta, Anna Maria Felicia Nardo, Rosanna Petraglia, Maria Balbi. E con Angelo Loia (chitarra), che farà commenti musicali alla performance. Presenterà l’evento Carmine Pacente.
Coordinamento tecnico di Federica Ruggiero e Federico Ripoli.
(A cura di Anna Maria Gallo).

Ore 14.00 – Il tuo corpo canta. Workshop di Nêga Lucas (Auditorium)
Se ami il canto e la connessione con le emozioni attraverso la voce e il corpo… non perdere questa occasione. Insieme alla cantante brasiliana Nêga Lucas, imparerai le tecniche di interpretazione vocale utilizzate per la connessione corporea. Imparerai come i sentimenti e la voce siano parte di ogni espressione musicale, tutto in un ambiente naturale e amichevole.
Programma (durata 2h e 30 min):
1 – Risveglio/rilassamento/connessione corpo e voce
2 – Voce e corpo come canali di espressione (melodia/relazione emozionale)
3 – Proiezione sonora
4- Presenza: l’artista e lo spazio (artista/ stage di relazione)
5- Presentazione dei soggetti/performance del gruppo.
Evento a numero chiuso. Per iscrizioni scrivere a: organizzazione@festivaletteraturamilano.it

Ore 14.30 – Il bar dei giostrai – Cristiano Mazzoni – Autodafé Edizioni (Spazio delle Culture Khaled al-Asaad)
Una realtà urbana con le sue due città in visibili: quella che si nasconde perché ricchissima e gelosa, e quella che vive nascosta perché povera e miserabile; entrambe con il loro carico di solitudini e fughe dalla realtà. Ferrara come paradigma della provincia e della metropoli contemporanea.Performance di parole, musica e immagini.
(A cura di Anna Chiello e Cristiano Abbadessa).

Ore 15.00Identità negate – Oratorio laico dei poeti (Spazio delle Culture Khaled al-Asaad)
Identità negate propone testi e voci di testimonianza entro un orizzonte di Città-Mondo, in cui molte realtà sono spesso narrate dai poteri in atto al fine di ignorare o falsificare tutto ciò che contraddice l’ideologia dominante e il suo corteo trionfalistico di magnifiche sorti e progressive. La struttura di questo Oratorio cerca perciò di far riemergere quelle pieghe di presente e passato, tragiche o gioiose che siano, utili a far immaginare quel futuro umano che sembra sfuggirci.
Con Claudia Azzola, Maria Carla Baroni, Rinaldo Caddeo, Luigi Cannillo, Laura Cantelmo, Annamaria De Pietro, Giancarlo Fascendini, Filippo Ravizza, Fausta Squatriti, Adam Vaccaro, Aky Vetere. Musiche di Giacomo Guidetti, voci recitanti di Barbara Gabotto e Francesco Orlando.
(A cura di Adam Vaccaro).

Ore 15.00 – Canzoni quasi d’amore (Spazio esterno al Mudec)
Storytelling con musica live che intreccia le poesie del libro “Canzoni quasi d’amore”, di Francesco Carrubba e di altri scrittori italiani. I testi, tra ironie e versi melodici, danno lo spunto per riflettere e sorridere sulla società e per raccontare storie che permettano al pubblico di immedesimarsi immaginando personaggi e situazioni.
Con Francesco Carrubba e Stefano Floreani (artista di strada e cantautore).

Ore 15.30 – Il Grido delle Donne – La Violenza contro le donne e riflessioni sulla condizione della donna in vari ambiti internazionali (Auditorium)
Un dibattito-riflessione, dedicato alla drammatica situazione quotidiana degli efferati episodi di violenza contro le Donne. Con Anna Maria Felicia Nardo, poetessa e avvocato presso il Tribunale di Vallo della Lucania-Salerno, Lidia Campagnano, giornalista del Manifesto e fondatrice di “ Orsa Minore” e “Lapis-Percorsi delle riflessioni al femminile”, Brigitte De Cutropia, giornalista ecuadoriana e presidente della associazione “Tierra Nuestra delle donne immigrate”, Agnese Coppola, insegnante e poetessa che presenterà il suo progetto “Io sono Lilith 2.0- voci dal silenzio, la resilienza delle donne” che ha visto coinvolti i suoi studenti in un reading performativo dell’ISS Alessandrini e OPS Lombardini di Abbiategrasso.  E con Sumaya Abdel Qader, rappresentante del mondo femminile arabo, Lorena Salvini, attrice, che reciterà un monologo tratto da ”Ferite a morte” di Serena Dandini.
Al termine del dibattito avrà inizio l’open-mic reading poetico (maratona) a tema “Violenza sulle donne” con musiche, balli e pezzi di racconti a tema.
(A cura di Anna Maria Gallo e de La Congiura dei Poeti).

Ore 16.00 – Solo posti in piedi (Spazio delle Culture Khaled al-Asaad)
La diversità e l’invisibilità declinate in varie sfumature e vissute in situazioni sempre differenti. Un’opera che, fatte le dovute proporzioni, si iscrive nel solco del brechtiano Dalla parte del torto.
Reading con accompagnamento musicale del Trio Lindbergh: Enrico del Prato (pianoforte), Matteo Bestetti (sax soprano), Andrea Fogarollo (basso elettrico).

Ore 16.00 –Proxima (Evento itinerante)
Proxima is a qualifier on predicate of the verb to be. It’s an extension in space on a voice´s thread. It’s a referencial pose on passing words. That resonate on skin, being, and memorial mold.
Un’improvvisazione fatta sulla pelle dove musica danza e testo poetico si mescolano e trasformano lo spazio e l’immaginazione. Danzatore e musicista creano composizioni immediate e, attraverso la poesia e la voce, stabiliscono una comunicazione spaziale di potere emozionale intorno a loro. Un’Instant Composition che si basa sulle percezioni interne usando la parola e la voce come principale elemento di unificazione. Il testo poetico passa attraverso un corpo in movimento per evocare coreografie e connettere percezioni interne e memoria collettiva.
Di e con Stefania Petracca e Gábor Hartyáni.

Ore 16.30 – Le “città continue” nell’accatastamento dei popoli del Realismo Terminale (Spazio delle Culture Khaled al-Asaad)
Se le “città continue”, secondo la definizione di Calvino, sono gli agglomerati tentacolari che stanno cambiando alla radice l’esperienza del mondo dei “nativi urbani”, allora i Realisti terminali sono i poeti delle “città continue”.
Con Guido Oldani (Fondatore), Giuseppe Langella, Franco Dionesalvi, Marco Pellegrini.

Ore 17.00 – Sigarette – Venti Poesie Per Smettere Domani (Spazio delle Culture Khaled al-Asaad)
C’è una sottile linea che unisce una poesia a una sigaretta, ovvero svelare chi, oppure cosa, dall’altra parte si cela. Ogni sigaretta racconta la storia del momento in cui viene fumata e, “in egual modo”, ogni poesia racconta dell’istante in cui essa viene scritta.
Con le attrici Barbara Tonon e Federica Toti.
(A cura di Roskaccio).

Ore 17.20 – Mica come Prévert – reading dei Cardiopoetica (Spazio delle Culture Khaled al-Asaad)
Mica come Prévert. Lui sì, lui la direzione l’aveva. Anzi aveva Parigi e amava Barbara. Il reading è sul libro di poesie del collettivo Cardiopoetica “Quanto silenzio, amore mio, per una parola vera” (Ed. Ensemble): a tre voci e la melodia profonda di una chitarra elettrica, per raccogliere silenzi, far maturare dubbi e generare una parola vera. Cardiopoetica è un collettivo composto da Mariano Macale, Fabio Appetito e Marco De Cave.

Ore 17.45 – Franco Arminio – Resteranno i canti (Bompiani) (Spazio delle Culture Khaled al-Asaad)
Per Franco Arminio l’organo della vista sono le parole, molto prima degli occhi. Con le parole si posa su dettagli che fino a un minuto prima erano invisibili, illuminandoli; spalanca orizzonti inaccessibili a uno sguardo distratto; restituisce grandezza a luoghi e sentimenti che solo un viandante curioso può raggiungere. È così che le sue poesie si sono fatte, fuor di retorica, lievito di bellezza: invadendo la rete, con centinaia e migliaia di condivisioni, e anche le librerie, contraddicendo in modo stupefacente la regola secondo cui “la poesia non vende”.
Con Franco Arminio.

Ore 18.30 – L’Albania in poesia – Gli sconosciuti di ieri, le radici della storia di oggi (Spazio delle Culture Khaled al-Asaad)
Una storia che comincia con la caduta del muro di Berlino e l’inevitabile sgretolamento di un totalitarismo selvaggio lungo mezzo secolo. Lì comincia la storia degli albanesi d’Italia, che arriva fino ai nostri giorni. 600 anni di storia di immigrazione, di lingua e tradizioni. Musica e folclore tramandati nei secoli mostrano al mondo che una possibile convivenza con l’altro è possibile. accendere la sua passione per vivere e questo quale altro mezzo lo può fare meglio che l’arte, appunto la poesia.
Saranno presenti gli autori Skender Lazaj, Presidente della “Lega degli scrittori e artisti albanesi in Italia”, e Lumturi Plaku, Vice-Presidente.
(A cura di Marsela Koci).

Ore 18.50 – Kristján Hreinsson – Le parole nel cuore (Spazio delle Culture Khaled al-Asaad)
Presentazione di uno dei più grandi poeti islandesi viventi. Poesia e musica di Kristján Hreinsson.

Ore 19.20 – La struttura elementare delle cose – Performance (Auditorium)
Mi consola/ la finitezza della materia/ la sua struttura elementare/granulare mi consola come carezza/ sulla testa,/ sapere che c’è un limite finito/alle infinite particelle/ all’infinito frantumarsi di ogni/cosa/ che c’è un limite per tutto/ un limite che è legge/ insieme cosmica ed umana: /allora anche io, un giorno/ anche io/ avrò finito di frantumarmi/e resterò/ puntolino di energia, grano di materia, /che forse ancora brucia/ ma più non si divide.
Cosa resterà di noi? Una parola? Un gesto? Un suono? Una particella di polvere? O una relazione? La realtà non è ciò che sembra: è già cambiata. Sto cercando quella piccola particella invisibile e indivisibile che rimane dopo che tutto è già bruciato. Forse questa particella è solo un ricordo. Forse la memoria brucia ancora.
Con Lea Barletti e Maurizio Vierucci

Ore 19.50 – Pianure – La poesia popolare calabrese, la poesia italiana di post-avanguardia, la musica rock (Auditorium)
In Calabria la poesia veniva tramandata oralmente ed era affidata a poeti di strada e cantori che, talvolta anche analfabeti, tuttavia sapevano verseggiare e ripetevano mnemonicamente strofe con rime o con assonanze che risalivano a tempi lontani. Talvolta accompagnandosi con strumenti come la fisarmonica, talaltra affidandosi semplicemente al canteggiare della parola, si esibivano nei matrimoni, nelle celebrazioni, nei banchetti.
Con I Nimby (gruppo rock di Catanzaro) e Rosalba Bartolo (docente di Lingue Straniere).
(A cura di Franco Dionesalvi).

Ore 20.30 – El nost Milan (Auditorium)
La Milano che fu e quella che sarà. La voce più genuina e profonda di una città che contiene tutti i mondi possibili. La memoria fatta poesia: letture di poesie dialettali milanesi con i poeti Carlo Biaggi, Giacomo Graziani, Giuseppe Leccardi e altri poeti dell’Associazione La Conta. E anche musica, con canzoni dialettali milanesi tratte dai repertori dell’osteria e altre tradizionali  eseguite da Mario Toffoli e i musicisti dell’Associazione La Conta.
(A cura di Mario Toffoli e Associazione La Conta).

Ore 21.00 – Vita mia, parla – Dal nostro rifiuto allo sterminio di massa – Lettura-performance sulla persecuzione Rom (Auditorium)
Da diversi anni ormai Dijana Pavlovic promuove la cultura e la letteratura Rom, svolgendo anche il ruolo di mediatrice culturale nelle scuole.
Dalle opere di Mariella Mehr.
Di e con Dijana Pavlovic.

Ore 21.30 – Volevo essere Frida – Recital (Auditorium)
“Se dico Diego/dico della ferita/che sanguina con alito di fuoco,/amore, insonnia, pioggia, telo, Frida,/ferita senza ragione né sussiego,/se dico Diego dico della vita/che il panico cagiona, sordo e cieco,/schegge come frecce, cime, Frida,/caterva di pennelli, canto, gioco;/se dico Diego dico del portento/dell’anima indifesa/nell’ansito finale di ogni mia preghiera,/particella di calce e ferro, e dico Frida,/astuzia della tua pelle, e dico Diego.”
Con Patrizia Cirulli (canto), Angel Galzerano (chitarra e canto) e Milton Fernández (voce recitante).

Ore 21.50 – Sud e magia – Malapizzica (Auditorium)
L’ amore per la musica tradizionale popolare salentina, campana, e in genere di tutto il sud Italia e il desiderio di trasmettere l’energia delle pizziche, tammurriate, saltarelli e tarantelle in direzione di un impegno sociale, è lo spirito che anima l’intero gruppo.
Con Rocco Garrapa (chitarra e voce), Antonio Ricci (organetto diatonico e voce), Franco Gallerani (bouzuchi), Carlo Amori (violino e voce), Rosa Maurelli (tamburi a cornice, chitarra battente e voce), Domenico Schiattone (contrabbasso e voce).


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